ROMA, 1 lug. – “Dopo tanti discorsi sul piano di Renzi per il semestre europeo e sui risultati ottenuti in termini di flessibilità dalla Germania la mia impressione è che si tratti di un insieme di parole privo di contenuto. Ovviamente spero di sbagliarmi e per convincermi avrei bisogno che il Presidente del Consiglio e il Ministro del Tesoro rispondessero a un po’ di domande”.
Così Gianpiero Samorì, Forza Italia, che continua: “Nel 2014 possiamo sfiorare il 3% di deficit? Il Fiscal Compact è rinviato e perciò non dovremo rientrare nel debito di 40-50 miliardi l’anno? La BCE ed il Governo italiano obbligheranno per legge le banche ad utilizzare almeno il 50% di fondi che gratuitamente ricevono, come maggiori prestiti a famiglie e imprese? Abbiamo ottenuto un piano straordinario dalla BCE a favore delle imprese per nuovi investimenti ai tassi praticati dalla BCE alle banche, cioè prestiti a zero? Quanti fondi per interventi pubblici strutturali in extra deficit ci sono stati concessi? E infine, è stato chiesto alla Merkel di riequilibrare i differenziali di tasso sui rispettivi titoli di Stato dei Paesi Membri tramite maggiori versamenti all’Europa da parte delle Nazioni che hanno tassi più bassi, per evitare che questi stessi si arricchiscano ancora di più a danno degli altri?”
“Solo dalle risposte a queste domande, se mai arriveranno, si riuscirà a capire se in Europa abbiamo ottenuto fatti o solo parole. Purtroppo penso sia vera la seconda e sarebbe bene che tutta l’opposizione su questi temi battesse un pugno” conclude Samorì.