Il fatto di trovarci ad affrontare una delle più grandi crisi economiche e sociali a livello mondiale totalmente impreparati e inadeguati ci fa comprendere quanto le persone che ci hanno governato fino a ora non siano state all’altezza della situazione.
Fino a oggi interessi partitici e individualistici – uniti a uno scarso livello culturale e all’assenza di esperienze lavorative della gran parte della classe politica e dirigente -, hanno avuto il sopravvento sul benessere comune.
Se l’Italia vuole tornare a essere competitiva con il resto d’Europa non può più permettersi istituzioni che costano tre volte tanto, che vivono sul privilegio o che portano avanti scelte classiste.
È ormai ovvio che ogni volta lo Stato attribuisce un margine di vantaggio superiore a un organo del proprio apparato, o a chi lo rappresenta, la società perde inevitabilmente qualcosa.
È indispensabile quindi ridisegnare la guida del nostro Paese.
Per questo c’è bisogno di:
- sradicare l’attuale gruppo politico e dirigente favorendo l’insediamento di nuove personalità in grado di guidare l’Italia fuori dall’odierna crisi, verso un futuro di sviluppo e di benessere;
- selezionare e formare una nuova classe dirigente, in specie politica, adeguata, competente e autorevole;
- limitare a due il numero massimo di legislature per i parlamentari, in modo da evitare il tragico errore del far divenire la politica un mestiere stabile e duraturo;
- limitare i doppi incarichi imponendo a chi ha più di un rapporto con l’ente pubblico di scegliere un unico trattamento retributivo;
- abolire da subito tutti quei privilegi e tutti quei costi di casta che – senza produrre alcun valore per la comunità – incidono sensibilmente sulle casse dello Stato;
- ristabilire un’effettiva capacità competitiva tra istituzioni e economia reale dando la possibilità a quest’ultima di gareggiare ad armi pari anche con il settore pubblico;
- ripristinare un rapporto di fiducia tra cittadini e Stato, riportando quest’ultimo alla sua funzione originaria: offrire un servizio utile e reale al paese.
Gianpiero Samorì
DOMENICO SCIPIONE says:
GENTILISSIMO GIAMPIERO SAMUR’I STO LOTTANDO CONTRO LA LEGA , E IL SIGNOR SILVIO BERLUSCONI , COSTUI NON DEVE PIU ENTRARE IN POLITICA CI HANNO MASSACRATO TUTTI I POLITICI ATTUALI E ORA DI CAMBIARE FUORI TUTTI I POLITICI OLTRE I 70 ANNI FUORI DAI COGLIONI FUORI I POMICINO FUORI I MANCINO , FUORI I BERSANIFUORI I MONTI SENATORE A VITA IN REGALO , I SBAGLI DI NAPOLETANO BASTARDO EBREO DI MERDA FUORI I DALEMA FUORI IL GRANATA DEL CENTRO DESTRA FUORI TUTTI QUELLI CHE HANNO IL BONIFICO A VITA 3000. EURO AL MESE DI PENSIONE FUORI D’AMATO 3000 EURO AL MESE FUORI DINI 3000 EURO AL MESE FUORI PRODI 2000 AL MESE UN BASTARDO IGNORANTE , HA ROVINATO L’ITALIA SONO TUTTI MILIARDARI CI GUADAGNANO CENTINAIA DI MIGLIAIA DI EURO A L’ANNO , SANTINELLI QUELLO DEI 91000 EURO AL MESE 2000 EURO DI PENSIONE SONO ANCHE TROPPI , E MI FERMO QUI LA LISTA E MOLTO LUNGA , MA FUORI DEI COGLIONI.