Per troppo tempo l’istruzione nel nostro paese è stata trascurata e sottovalutata senza comprendere le conseguenze reali di atteggiamenti così impudenti nei confronti della cultura e del sapere.
Investire nell’istruzione e nella formazione è invece l’unico modo per rendere un paese competitivo e vincente a livello mondiale, per garantire un futuro dignitoso alle prossime generazioni e creare prosperità e ricchezza per noi e i nostri figli.
La cultura e l’istruzione non sono semplicemente un valore aggiunto bensì la discriminante principale che fa di un popolo, un popolo ricco: la cultura è ricchezza nel senso più concreto e tangibile del termine. Per questo puntare sulla scuola, sulla conoscenza, sulla ricerca è gettare le basi dello sviluppo e della crescita del nostro paese.
La qualità dell’istruzione di oggi delineerà la qualità della vita di cui disporremo nei decenni a venire.
C’è bisogno di un progetto serio e a lungo termine per riportare questi temi al entro della nostra politica che parte da:
- riqualificare drasticamente le strutture e i metodi scolastici
- investire in percorsi professionali e di formazione all’avanguardia
- fermare la fuga all’estero di menti capaci e qualificate
- creare poli di ricerca competitivi a livello mondiale
- creare condizioni ottimali in cui far rifiorire un interesse reale delle nuove generazioni per il nostro patrimonio culturale e intellettuale
- incentivare lo studio, la ricerca, l’innovazione, uniche vere forme di sviluppo
- far passare il principio che di cultura si mangia e ci si arricchisca anche, nel senso più concreto e tangibile del termine.
Gianpiero Samorì