ROMA, 10 feb. – “Le piccole e medie imprese, vera ricchezza del nostro Paese, hanno bisogno di una reale e immediata rivoluzione culturale nel rapporto con la Pubblica Amministrazione, di una semplificazione generale e di una diversificazione dimensionale”.
Lo afferma Gianpiero Samorì, esponente di Forza Italia e presidente dei Moderati in Rivoluzione.
“Fino ad oggi – spiega Samorì – si è costruito un complesso di norme complicatissime, basate sull’idea che l’Italia sia composta in larga misura da grandi aziende. Ora si deve prendere atto che la nostra società non ha questa struttura e che queste norme sono diventate inappllicabili per le piccole e medie imprese, vera spina dorsale del nostro Paese”.
“Per agevolarle – continua Samorì – si potrebbe, per esempio, consentire alle aziende al di sotto dei 500 mila euro di fatturato di poter utilizzare i propri familiari senza contrattualizzarli dal punto di vista contributivo e previdenziale; permettere alle aziende che hanno meno di un milione di fatturato all’anno di pagare un’unica imposta onnicomprensiva di tutto in un’unica soluzione, così da liberarli di tutti quegli adempimenti che ogni mese devono affrontare; rivedere le norme in materia di sicurezza sui posti di lavoro, adattandole alle dimensioni dell’azienda”. “L’alternativa è che le aziende medio piccole spariscano, perché non in grado di gestire processi così articolati. Se si permette questo – conclude Samorì – si desertifica il nostro Paese”..