ROMA, 16 giu. – “Il problema principale che riguarda l’occupazione giovanile contrariamente a quanto è dato apprendere dalla lettura degli indicatori economici è prima di tutto di natura etica”.
Così Gianpiero Samorì, esponente di Forza Italia e presidente dei Moderati in Rivoluzione (Mir) intervenuto al convegno “Giovani e lavoro: quale futuro? Quale speranza per i precari?”
“La totale assenza di accesso al credito bancario da parte di un giovane che abbia l’intenzione di fare impresa non solo esaspera la dimensione del fenomeno della disoccupazione ma, soprattutto, preclude ai giovani più meritevoli e ambiziosi di avere un percorso economico in progress relegando intere generazioni nella indigenza ed esasperando così le diseguaglianze generazionali – spega Samorì – Cosa ne sarebbe oggi dei grandi imprenditori del passato se le loro iniziative non fossero state supportate da un efficiente sistema bancario quando ancora non avevano nulla?”
“E quali risultati avrebbe prodotto la loro attività d’impresa laddove il sistema paese avesse bruciato sotto forma d’imposte, oneri, tasse, balzelli tutte le ricchezze che la loro impresa era in grado di produrre?” continua Samorì.
“Questi sono i veri temi che, parlando di disoccupazione giovanile e precarietà, bisogna porsi – conclude Samorì – cosa occorre fare e come agire perché i giovani di oggi possano disporre delle stesse condizioni dei loro padri e dei loro nonni per dare corpo alle enorme potenzialità di cui ogni nuova generazione dispone rispetto a quella precedente“.