MODENA, 29 apr. – “Per molti anni abbiamo pensato che l’Italia potesse reggersi sul settore pubblico: tutti i vantaggi, i privilegi, gli investimenti sono stati orientati sul pubblico e quindi anche nella costruzione di una classe dirigente pubblica in grado di gestire i soldi dello Stato più o meno bene a seconda delle situazioni. Nel futuro non è più così”.
Lo afferma Gianpiero Samorì, candidato alle elezioni europee del 25 maggio nella circoscrizione Nord Est con Forza Italia.
“Nel futuro – continua Samorì – noi dobbiamo necessariamente utilizzare tutte le risorse, ogni euro per le imprese private e le famiglie. Se noi perdiamo la ricchezza dell’Italia rappresentata dai nostri artigiani, dai nostri commercianti, dai nostri agricoltori, noi produciamo la desertificazione del nostro paese”.
“Quando tutto il settore privato sarà desertificato non saremo più in grado di essere una nazione competitiva ma soprattutto saremo una nazione marginale nella economia europea e mondiale. Dobbiamo intervenire, non possiamo più accettare questa deriva. Il pubblico va ridimensionato e ogni euro deve essere trasferito al privato” conclude Samorì.
Gianpiero Samorì