Roma, 9 lug. – “Sulla questione Grecia non è possibile continuare a temporeggiare con settimane sempre giornalisticamente decisive e mai risolutive nei fatti. La realtà è che l’economia greca non è in grado di reggere un sistema di cambi fissi. E quindi delle due l’una: o si consente alla Grecia di battere una propria moneta svalutata, o ci si rassegna a mantenere i greci per sempre“.
Lo afferma Gianpiero Samorì, esponente di Forza Italia e presidente del Mir – Moderati in Rivoluzione, che spiega: “Solo con l’uscita della Grecia dall’Euro potremo avere le risposte ai tanti quesiti che, in modo sempre più prepotente, si stanno espandendo in tutta Europa: Si starà meglio o si starà peggio senza l’Euro? Quali saranno le conseguenze a questo gesto? Ci potrà essere una ripresa o il declino sarà inarrestabile?”
“Certamente – continua Samorì – questa Europa delle banche e dei tecnocrati è lontana dalla visione di Europa dei popoli alla quale ci si dovrebbe ispirare. Ma siamo proprio sicuri che l’uscita dall’Euro sia la soluzione migliore? A questa domanda potremo rispondere solo osservando quello che succederà in Grecia in caso di default“.
“Solo con i fatti – conclude Samorì – solo con dati alla mano, saremo in gradi di replicare ai tanti populismi che stanno prendendo piede in un Europa. Populismi che non hanno risposte adeguate o soluzioni attuative ma che, nell’incertezza e nel malessere del momento, non fanno altro che raccogliere consensi. Ovviamente se l’esperimento Grecia dovesse riuscire, dovremmo essere pronti a riconoscere che l’Euro è stato un fallimento e prenderne atto“.