ROMA, 15 dic. – “Va bene discutere sul nome del prossimo Presidente della Repubblica ma il vero tema non può essere questo. Il nostro Paese ha problemi gravissimi, che non risolveremo se continuiamo a discutere di argomenti marginali all’economia reale”.
Lo afferma Gianpiero Samorì, esponente di Forza Italia e presidente dei Moderati in Rivoluzione (Mir), che spiega: “A cento giorni dal termine la riforma fiscale continua ad andare a rilento. Sarebbe la riforma più importante e urgente che dovrebbe fare il Governo e invece resta attuata solo per il 15%, ossia il decreto sulla semplificazione. Tutto il resto è fermo. E intanto si continua a discutere di cariche istituzionali e scaramucce di partito.”
“Abbiamo una tassazione che non ha più capacità di essere sostenuta, non tanto per gli importi in sé, ma per come è costruita. Tutto il sistema fiscale, a partire dal 1985 con la riforma Visentini, è stato realizzato sull’idea che il fatturato delle aziende aumentasse di anno in anno. Questo meccanismo degli anticipi, dei saldi, dei conguagli, ipotizzava sempre aumenti di fatturato che liberavano liquidità per fare investimenti. Oggi questi investimenti non ci sono più e il sistema non è più sostenibile: bisogna pensare a un nuovo modello fiscale. La riattivazione del credito per le Pmi e le famiglie e un nuovo modello fiscale, queste sono le grandi riforme da fare” conclude Samorì.