ROMA, 23 feb. – “Provenendo da una area particolarmente industrializzata che ha molto risentito della crisi economica, un’area interessata alla produzione di beni e servizi reali e quindi poco concentrata sul pubblico, mi duole constatare di quanto il dibattito politico e mediatico sia distante dalle reali problematiche del Paese, soprattutto dai problemi della gente della nostra area”.
Così Gianpiero Samorì, esponente di Forza Italia e presidente del Mir – Moderati in Rivoluzione, spiega: “Il ceto medio, le famiglie, gli artigiani, i commercianti, i coltivatori diretti, hanno bisogno di risposte su temi molto più concreti. Mi riferisco all’accesso al credito, una criticità tuttora irrisolta al di là di tutti gli interventi della Bce, ad una semplificazione fiscale e al problema della libertà”.
“A fronte di tanti slogan e belle promesse stanno aumentando, infatti, gli adempimenti formali per tutti coloro che lavorano nel privato – continua Samorì -. Dover dedicare tutto questo tempo alla burocrazia e al fisco crea un handicap fortissimo alle nostre imprese, distogliendo risorse e tempo ai temi veri e concreti del loro lavoro”.
“Intanto questo Stato continua a limitare la libertà privata mettendo sempre più le persone al servizio delle istituzioni. Questo modello non risponde al modello liberale a cui ci ispiriamo, bensì a un modello stalinista per cui la persona non ha più diritti. Continuando su questa strada si avrà solo la possibilità di ricevere concessioni da chi ha il potere pubblico. Stiamo andando verso una costruzione sociale che non possiamo sostenere. Questi – conclude Samorì – sono i temi che dovrebbero essere proposti e affrontati se vogliamo che la gente del centro destra torni a seguirci”.